[Dialogante 2] Rispetto
alle farfalle – più visibili perché volano di giorno – le falene della famiglia
dei Nottuidi, per lo più notturne,
sono molto più numerose e ancor oggi è possibile vederle, anche in buon numero,
volare intorno a una sorgente luminosa. Sono per lo più di medie dimensioni e
di color grigiastro, cosicché l’osservatore casuale non ci fa caso. Non mancano
tuttavia le specie di notevoli dimensioni, come nel genere Catocala, le cui specie si distinguono anche per una vistosa fascia
colorata di rosso, arancione, giallo o celeste (nella rara Catocala fraxini), che, nascosta in posizione di riposo dalle
grigie ali anteriori, compare bruscamente nell’involo, forse a spaventare
eventuali assalitori.
Appartiene ai Noctuidae la falena con la più grande apertura alare, la Thysania agrippina del Sudamerica, che
la contende però con il già nominato Attacus
atlas. Altre famiglie sarebbero da ricordare come gli Arctidae [1] dai vivaci colori pur essendo notturne
o gli Epialidi che, specie nelle
specie australiane, raggiungono dimensioni colossali. Si tratta di falene dei
caratteri primitivi come il decorso delle nervature alari analogo in ambedue le
paia di ali quale si osserva in ordini filogeneticamente più arcaici dei Lepidotteri, come i Tricotteri.
[1] Dal 2005 considerate come una sottofamiglia Arctiinae (Leach 1815) appartenente alla
famiglia Erebidae.