Prima esecuzione del Rheingold di Richard Wagner, Bayreuth 1876
[Dialogante 2] Sicché non
ci sarebbero i soldi per lo sviluppo. E di chi è la responsabilità? Dei senza
lavoro? Delle famiglie che non arrivano a fine mese? Dei nuovi poveri?
[Dialogante 1] E se fosse
dei vecchi e nuovi ricchi?
[Dialogante 2] Perché tanta
disparità nella distribuzione della ricchezza?
[Dialogante 1] Non
basterebbe una sua più equa redistribuzione a risolvere il problema della
povertà?
[Dialogante 2] Lo si è
pensato più volte nel corso della storia e si sono anche fatti dei tentativi in
questo senso – l’ultimo, in grande stile, con la rivoluzione sovietica – , ma
nessuno si è rivelato duraturo.
[Dialogante 1] Gli uomini
odiano l’eguaglianza.
[Dialogante 2] Si sentono
appiattiti sulla nullità.
[Dialogante 1] Come se solo
il denaro li elevasse sopra lo zero.
[Dialogante 2] Mentre se
c’è qualcosa che ce li avvicina è proprio il denaro…
[Dialogante 1] … almeno
finché resta nelle mani di chi l’ha guadagnato.
[Dialogante 2] È quasi come
stamparselo da sé.
[Dialogante 1] Stiamo
ricadendo nella solita e stantia condanna dell’oro…
[Dialogante 2] … quando non
è certo l’oro responsabili delle umane bassezze e neppure chi se ne serve per
trasformarlo in chiodi, martelli…
[Dialogante 1] … e
computer.
[Dialogante 2] D’accordo,
ma sulla trasformazione dell’oro per esempio in appartamenti o in fabbriche di
insaccati sono tutti d’accordo…
[Dialogante 1] … in quanto
appartamenti e salami producono un ritorno in oro e non in opere sinfoniche o
filosofiche.
[Dialogante 2] Sarebbe già
molto se alla fine della catena trasformazionale dell’oro non trovassimo più
l’oro.
[Dialogante 1] E se ci
trovassimo Roma o New York?
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