lunedì 16 ottobre 2017

Tratta XLV Farfalle – Papilionidi – XLV.1 – Un Papilio macaon


Ho visto i miei primi Macaoni (Papilio macaon) a Villa Balestra, dove mio padre mi portava di primo mattino, prima della scuola, a caccia di farfalle.
Era abbastanza facile prenderli quando, abbandonate le irraggiungibili altezze del loro entusiastico volo, scendevano ad abbeverarsi di rugiada o di nettare sui fiori che abbondavano tra le erbe, visitati da ogni ordine di insetti, dalle cavallette alle api, ai sirfidi [1], ai coleotteri. C’erano anche molte farfalle, nessuna delle quali però reggeva il confronto con gli splendidi macaoni con le ali caudate, sempre in agitazione, pronti a volar via ma senza troppa fretta. Non so il loro colore giallo li protegga dagli assalitori, ma, se non è il colore, potrebbe essere il sapore di prezzemolo o di finocchio accumulato durante la vorace vita larvale.
Poveri macaoni, finiti schiacciati dentro un libro secondo i nostri primitivi criteri collezionistici. Certo, li ammiravo e li amavo i miei macaoni, ma solo in quanto erano miei, come i mariti di un tempo amavano le loro mogli solo in quanto di loro proprietà. Macaoni e mogli non dovevano avere una loro individualità, addirittura una vita propria. Per fortuna oggi tempi e costumi sono cambiati e nessuno penserebbe più così (?). Io per esempio le farfalle non le caccio più, le compro… Continuerei invece a cacciare coleotteri se le gambe me lo permettessero e ci fossero ancora coleotteri.
Da bambino ho anche allevato i bruchi del macaone. Questi non sono meno belli dell’adulto, anzi a me sembrava che lo fossero di più, come del resto ho sempre amato più i bruchi che le farfalle, anche se non avrei potuto collezionarli. Il loro esoscheletro non li preserva infatti dall’imputridimento e la loro conservazione, sempre comunque alquanto imperfetta, è difficile e laboriosa. Di recente mi hanno comunicato che a Roma, zona Montemario, in piena città, si è avuta su un aiuola di finocchi una piccola invasione di bruchi che dalla descrizione ho capito subito essere di Papilio macaon.




[1]           Genere di mosche simili alle api.

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