sabato 21 ottobre 2017

Tratta XLV Farfalle – Papilionidi – XLV.6 – … l’angelica farfalla…


[Dialogante 2]  Per gli antichi la farfalla era il simbolo dell’anima. Ancora Dante ci parla dell’ “angelica farfalla” [1]. E noi?
[Dialogante 1]  Non è più il tempo di trastullarci con i simboli. La scienza vuole altro!
[Dialogante 2]  Non capisco se dici sul serio o per scherzo.
[Dialogante 1]  Un po’ dell’uno e dell’altro. Oggi la scienza, pur essendo serissima, fa parte dei nostri miti e, come tale deve sopportare il correttivo ironico che da sempre accompagna i miti.
[Dialogante 2]  Pensi che la scienza sia un nostro mito?
[Dialogante 1]  Sì, come la tecnologia, la crescita infinita, il guadagno.
[Dialogante 2]  Oltreché un mito, queste cose sono anche una realtà.
[Dialogante 1]  Una realtà, forse; cui noi assegniamo un ‘valore’.
[Dialogante 2]  Perché, secondo te non l’hanno?
[Dialogante 1]  Sei troppo accorto e metaculturalmente addestrato perché io creda alla sincerità della tua domanda?
[Dialogante 2]  Ogni tanto è bene mettersi alla prova.
[Dialogante 1]  E la prova consisterebbe nel fatto che tu non credi alla sincerità della mia domanda?
[Dialogante 2]  Appunto.
[Dialogante 1]  Sei poco metaculturale: non ammetti che qualcuno possa credere in un qualche valore.
[Dialogante 2]  Non so se questo qualcuno sei tu.
[Dialogante 1]  E così non avrei il diritto di avere delle convinzioni?
[Dialogante 2]  Il diritto, non le convinzioni.
[Dialogante 1]  Che vuoi dire?
[Dialogante 2]  Che non sempre si ha il diritto di far valere i propri diritti, anzi, che il tempo delle convinzioni irrinunciabili è scaduto.
[Dialogante 1]  Chi lo dice?
[Dialogante 2]  Nessuno, è un’ovvia costatazione.
[Dialogante 1]  Da che cosa prodotta?
[Dialogante 2]  Dal pensiero metaculturale.
[Dialogante 1]  E chi non l’ha?
[Dialogante 2]  Non fa questa costatazione. Non c’è nessuna legge che obbliga al pensiero metaculturale o al relativismo. Anzi, se non si affermano autonomamente, è meglio che non si affermino affatto.
[Dialogante 1]  Allora non si possono insegnare?
[Dialogante 2]  No, perché mancano di un proprio contenuto specifico. Sono, come detto centinaia di volte, nulla più che un modo di pensare, uno ‘stile di pensiero’…
[Dialogante 1]  … che si può esemplificare adottandolo e praticandolo, assai meglio che esponendolo teoricamente.
[Dialogante 2]  Tuttavia sia il pensiero relativistico sia quello metaculturale – affini ma non coincidenti, come sappiamo – possiedono anche una solida struttura teorico-filosofica disponibile per chi ne senta il bisogno.
[Dialogante 1]  Da un lato affermiamo la necessità che questi stili si diffondano, dall’altro che non vanno insegnati – quindi neppure appresi come si insegna e si apprende una qualsiasi disciplina…
[Dialogante 2]  … perché appunto non di ‘discipline si tratta’…
[Dialogante 1]  … ma, scusa, non stavamo parlando di farfalle e finora solo di quelle diurne, che non sono che una piccola parte di tutto l’ordine?
[Dialogante 2]  D’altra parte non siamo lepidotterologi, neppure dilettanti, ma semplici amatori senza diritto di parola.
[Dialogante 1]  E perché non l’avremmo? Se lo si riconosce a noi, allora a tutti?
[Dialogante 2]  Siamo o non siamo in democrazia?



[1]           non v’accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar l’angelica farfalla, / che vola a la giustizia sanza schermi? Purgatorio, canto X, 124-126.

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