[Dialogante 2] Per gli antichi la farfalla era
il simbolo dell’anima. Ancora Dante ci parla dell’ “angelica farfalla” [1].
E noi?
[Dialogante 1] Non è più il tempo di
trastullarci con i simboli. La scienza vuole altro!
[Dialogante 2] Non capisco se dici sul serio o
per scherzo.
[Dialogante 1] Un po’ dell’uno e dell’altro.
Oggi la scienza, pur essendo serissima, fa parte dei nostri miti e, come tale
deve sopportare il correttivo ironico che da sempre accompagna i miti.
[Dialogante 2] Pensi che la scienza sia un
nostro mito?
[Dialogante 1] Sì, come la tecnologia, la
crescita infinita, il guadagno.
[Dialogante 2] Oltreché un mito, queste cose
sono anche una realtà.
[Dialogante 1] Una realtà, forse; cui noi
assegniamo un ‘valore’.
[Dialogante 2] Perché, secondo te non l’hanno?
[Dialogante 1] Sei troppo accorto e
metaculturalmente addestrato perché io creda alla sincerità della tua domanda?
[Dialogante 2] Ogni tanto è bene mettersi alla
prova.
[Dialogante 1] E la prova consisterebbe nel
fatto che tu non credi alla sincerità della mia domanda?
[Dialogante 2] Appunto.
[Dialogante 1] Sei poco metaculturale: non
ammetti che qualcuno possa credere in un qualche valore.
[Dialogante 2] Non so se questo qualcuno sei tu.
[Dialogante 1] E così non avrei il diritto di
avere delle convinzioni?
[Dialogante 2] Il diritto, non le convinzioni.
[Dialogante 1] Che vuoi dire?
[Dialogante 2] Che non sempre si ha il diritto
di far valere i propri diritti, anzi, che il tempo delle convinzioni
irrinunciabili è scaduto.
[Dialogante 1] Chi lo dice?
[Dialogante 2] Nessuno, è un’ovvia costatazione.
[Dialogante 1] Da che cosa prodotta?
[Dialogante 2] Dal pensiero metaculturale.
[Dialogante 1] E chi non l’ha?
[Dialogante 2] Non fa questa costatazione. Non
c’è nessuna legge che obbliga al pensiero metaculturale o al relativismo. Anzi,
se non si affermano autonomamente, è meglio che non si affermino affatto.
[Dialogante 1] Allora non si possono insegnare?
[Dialogante 2] No, perché mancano di un proprio
contenuto specifico. Sono, come detto centinaia di volte, nulla più che un modo
di pensare, uno ‘stile di pensiero’…
[Dialogante 1] … che si può esemplificare
adottandolo e praticandolo, assai meglio che esponendolo teoricamente.
[Dialogante 2] Tuttavia sia il pensiero
relativistico sia quello metaculturale – affini ma non coincidenti, come
sappiamo – possiedono anche una solida struttura teorico-filosofica disponibile
per chi ne senta il bisogno.
[Dialogante 1] Da un lato affermiamo la
necessità che questi stili si diffondano, dall’altro che non vanno insegnati – quindi
neppure appresi come si insegna e si apprende una qualsiasi disciplina…
[Dialogante 2] … perché appunto non di
‘discipline si tratta’…
[Dialogante 1] … ma, scusa, non stavamo parlando
di farfalle e finora solo di quelle diurne, che non sono che una piccola parte
di tutto l’ordine?
[Dialogante 2] D’altra parte non siamo
lepidotterologi, neppure dilettanti, ma semplici amatori senza diritto di
parola.
[Dialogante 1] E perché non l’avremmo? Se lo si
riconosce a noi, allora a tutti?
[Dialogante 2] Siamo o non siamo in democrazia?
[1] … non v’accorgete voi che noi siam vermi /
nati a
formar l’angelica farfalla, /
che vola a la giustizia sanza schermi? Purgatorio, canto X, 124-126.
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