Perché ‘no alla guerra’ quando da che mondo è mondo gli uomini si può dire che non hanno fatto altro che intramezzare le guerre con l’accumulo di ragioni per farne delle altre. Se è vero che le guerre hanno seminato morte e distruzione, è anche vero che hanno prodotto ingenti guadagni e progresso civile e tecnico. E nessuno, pur dichiarandolo ai quattro venti, ha mai pensato seriamente di proscrivere la guerra. Se non altro a titolo difensivo tutti i popoli l’hanno sempre ammessa e non è mai convenuto a nessuno distinguere chiaramente tra difesa e offesa. Cito spesso il testo di un madrigale di incerta origine:
Distingui offesa da difesa.
Se questa offende, è pur legittima,
perché così la vuol chi si difende.
Abbiamo esempi recentissimi di guerre ‘difensive’ del tutto indistinguibili da quelle ‘offensive’. Neppure Hiroshima e Nagasaki sono stati un deterrente bastevole a farci rinunciare alla soluzione bellica dei conflitti. Eppure dovremmo rinunciarvi, se vogliamo sopravvivere. E non starò qui a ripetere il perché.
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