venerdì 3 settembre 2010

I diciannove del "no"

Eva Hesse, Repetition Nineteen III, 1968, fibra di vetro e poliester

Questo titolo così ... cinematografico ... annuncia una serie di postini, appunto diciannove, che Boris ha preparato recentemente e che presenteremo in successione a partire da oggi.

Il potere del "no" espresso con decisione è ben conosciuto - esprime rivendicazioni, concentra energie ... Ad esempio, in alcuni seminari di difesa personale si insegna, davanti ad una possibile aggressione, a confrontarsi con l'attaccante e urlare "no" con decisione, accompagnando l'urlo con gestualità molto decisa.

Ma lascio che sia Boris a presentarvi la serie ... e a cominciare da oggi pubblicheremo questi diciannove interventi.

Premessa

Dò qui inizio a una serie di postini che trattano brevemente di tutto ciò che vorrei non ci fosse nel mondo e che invece non solo c’è, ma viene spesso esibito con soddisfazione. Dico subito che questi postini sono fortemente connotati ideologicamente e che per questo non dovrebbero comparire in una raccolta a sua volta inserita in un insieme di scritti di impostazione metaculturale. A parziale scusante dirò subito che, oltre a non pretendere (come è ovvio) a nessuna verità, i postini sono fortemente soggettivi e quasi sollecitano il dissenso, purché motivato, come del resto questi stessi tenteranno di darsi una motivazione. Il numero diciannove non ha altra ragione che quella di rispondere al numero di righe disponibili sulle pagine del quaderno su cui sono stati scritti. È quindi possibile –anzi me lo auguro- arricchire la serie di tutti quei postini che i riceventi vorranno inviarci.

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