giovedì 9 settembre 2010

NO alla corruzione

Mappa sulla percezione internazionale della corruzione nel 2009 (elaborazione Wikipedia, dati Transparency International)

Se già il privilegio risulta a dir poco sospetto, che ne sarà del ‘privilegio ottenuto per corruzione’?

Il discorso tende a farsi moralistico – e di questo mi scuso con i destinatari. Poiché tuttavia questi postini non vanno esenti da preconcetti culturali, dichiaro la mia preconcetta antipatia per il privilegio e la corruzione, non tanto per ciò che rappresentano sul piano morale, quanto per lo squilibrio che producono socialmente a svantaggio di tutti gli altri.

Non ho mai osservato direttamente fatti di corruzione. Ne ho però appreso abbondantemente dai giornali e dai mass media. Suppongo che i responsabili di tali fatti sappiano come giustificarli di fronte alla giustizia, ai danneggiati e alla propria coscienza, anche se queste superiori istanze dovessero non accettare le loro giustificazioni. Quali che esse siano e quanto riconosciute, a nessuno piace sentirsi gravare addosso colpe che non ritiene tali. I mezzi per scrollarsele di dosso si trovano sempre, mentre è molto difficile ritrovarle, una volta che abbiano toccato terra.

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