mercoledì 27 luglio 2011

Una cinquina teologale (i)


Vishnù allungato sul serpente Ananta - Museo Nazionale di Cambogia
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Reputo oggi pericolose, addirittura letali tutte le religioni, ma soprattutto quelle monoteiste, cosiddette 'rivelate': ebraismo, cristianesimo, islam. Che la loro pericolosità confini con la morte è ampiamente documentato dalla storia. Nessuna epidemia ha mai causato tante vittime quanto la guerra dei cent’anni o le conversioni forzate in Africa, America, Asia. Ma anche quante epidemie sono nate al seguito di guerre di religione in ogni parte del mondo! Le più efferate atrocità sono state commesse proprio in nome di una qualche religione, e questo non solo in tempi lontani, di presunta ferocia primitiva, ma ancora oggi, tra popoli di antica civiltà.

Come è possibile questo? Pressoché tutte le religioni, specialmente quelle che si ritengono superiori, non fanno che predicare l’amore, la fratellanza universale, ciascuna pensando di essere depositaria dell’unica interpretazione corretta di questa ideologia. Perché di ideologia si tratta nella maggioranza dei casi, e non dei comportamenti che esse ne sembrerebbero sottintendere. E quelle non sono altro che indicatori di potere, un potere che si autogiustifica dall’alto, ma che poi viene esercitato nella palude del quotidiano.

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