domenica 17 luglio 2011

La sestina risolutiva dell'autoreferenza (iii)

[143]
Il famoso consiglio di Socrate, conosci te stesso, è il più difficile da seguire, anzi, a rigor di logica, impossibile, e lo sapevano già i Greci, che conoscevano benissimo le trappole dell'autoreferenza. E allora, perché Socrate da finta di niente?
Perché è un’inguaribile moralista, che non rinuncerebbe mai all’occasione di lanciare ai posteri una bella massima solo perché logicamente inconsistente.

Più avvertito, Goethe apre il suo poema dichiarando che all’uomo è preclusa ogni conoscenza (quindi anche quella di se stesso).
Alla fine ammetterà per l’uomo una conoscenza mediata.
Alles Vergänglich ist nur ein Gleichnis” [Tutto l’effimero non è che metafora.]

Nessun commento: