lunedì 4 luglio 2011

Ritorno sul Feldenkrais



In questi giorni mi è capitato più volte di ritornare sul tema Feldenkrais, a causa di un Postino pubblicato sull’Oblò. Questo a prescindere dalla pratica del suo metodo, tre volte la settimana sotto l’intelligente guida di Valentina – una guida che, proprio per essere del ‘metodo Feldenkrais’, non può che essere ‘intelligente’.
Infatti questo metodo si basa essenzialmente sull’interazione corpo-mente o meglio sulla comprensione del corpo attraverso la mente e sulla consapevolezza di questa nel movimento del corpo. Qualcosa di assai più complesso della fisioterapia, uno ‘stile di pensiero’, un modo di essere e di gestire il sinolo mente-corpo a tutto vantaggio dell’individuo e, attraverso lui, della società.
Tra queste sue caratteristiche –che, torno a dire, sto direttamente sperimentando nel corpo e nella mente– ho pensato a una possibile sinergia tra IMC e il Feldenkrais, così affini nonostante il diverso campo applicativo.
A questi due ambiti di ricerca e pratica si sta aggiungendo un altro ambito esperienziale, anche questo nato da IMC e dagli studi di G. Flaminio Brunelli e attualmente ‘gestito’ dal compositore, ricercatore e didatta , Emanuele Pappalardo.
Molte cose legano tra loro queste ricerche, in particolare un simile disegno formativo, che mira alla sopravvivenza della specie umana, oggi evidentemente messa in forse dai suoi stessi membri, resi ciechi da un’ideologia non più sostenibile: l’ideologia del “di più” della ‘crescita infinita’ su un pianeta finito.
Il problema che ci riguarda, ha inizio da noi come individui integranti corpo e mente, per diventare quasi subito il problema sociale, politico per eccellenza.

5 commenti:

Sul Dott. G.F. Brunelli (1) ha detto...
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Sul Dott. G.F. Brunelli (2) ha detto...
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Anonimo ha detto...

Questo postino rappresenta le riflessioni più recenti che Boris ha elaborato riguardo la sua concreta esperienza con il metodo Feldenkrais. Tuttavia, poiché in qualche modo questo Postino mi riguarda vorrei spendere poche parole per descrivere , dal mio livello analitico, la genesi di queste osservazioni. Venerdì scorso (primo luglio)sono andato a trovare Boris proprio per poter commentare a voce il suo precedente Postino, sempre sullo stesso tema(e con la foto di Moshe Feldenkrais: consiglio a tutti di rileggerlo). Sono stato molto fortunato perché proprio alle 12, orario in cui ci siamo visti, Boris attendeva Valentina per una seduta di ‘fisioterapia’. Non ho perso l’occasione per poter non solo assistere ma provare anch’io i morbidi e sensati esercizi che Valentina proponeva a Boris. Durante l’incontro abbiamo potuto anche fare delle considerazioni di natura analitica che ci hanno permesso di mettere maggiormente a fuoco le possibili relazioni tra IMC , Feldenkrais e inoltraci in una ulteriore estensione di queste relazioni comprendendo la Teoria dei SCAC(Sistemi Complessi Articolari Chiusi) di G.Flaminio Brunelli(ecco perché la foto di Brunelli). Mi convinco sempre di più che queste relazioni esistono e che sarebbe una occasione di rara preziosità poterle evidenziare. Questo comporterà un certo lavoro (sia riflessivo sia pratico: ma è pensabile scindere i due livelli?) tuttavia le recenti e sorprendenti aperture di Boris verso territori a lui piuttosto sconosciuti fino a pochissimo tempo fa, dovrebbero essere di esempio, di stimolo e di speranza . Mi auguro che ci sia già qualche ‘curiosità nell’aria’, soprattutto tra i membri del Centro Metaculturale, ma anche tra i vari studenti sia dei corsi di formazione che il Centro organizza sia tra gli studenti dei miei corsi istituzionali in Conservatorio i quali più volte mi hanno sentito parlare di queste relazioni e con i quali , quando il contesto era pronto, abbiamo potuto anche sperimentarle concretamente, ossia agganciare il pensiero(o almeno quello che comunemente si crede essere il pensiero) all’azione e poter consapevolizzare l’importanza epistemica di ampia portata di esperienze di questo tipo.
In conclusione vorrei riportare un brevissimo esempio tratto dalla seduta di ‘fisioterapia’ alla quale ho partecipato e che forse può far intuire qualcosa (non pretendo di più). Dopo un leggero spostamento del peso da una gamba all’altra(ovviamente Boris era in posizione eretta) alla domanda di Valentina di descrivere come Boris sentisse il peso e l’equilibrio(e più in generale provare a consapevolizzare attraverso la descrizione linguistica una propriocezione) Boris ha così descritto il suo stato attuale: “ la gamba sinistra la sento più solida, ma anche più rigida, la destra la sento più cedevole, tuttavia mi sento più sicuro sulla gamba meno solida , la destra, perché questo mi costringe a trovare in continuazione un nuovo equilibrio….”(spero di aver riportato fedelmente le parole , anche se ho fatto affidamento solo sulla memoria verbale). Buona riflessione .
Emanuele Pappalardo

roman ha detto...

Ascoltandoti,sono sempre piu' convinta,che la disabilità possa essere vista non più come solo handicap ma come "campo" per attuare nuove risorse.Grazie dei tuoi contributi.A presto.

Rigobaldo ha detto...

I commenti del 5 Luglio 2011 alle 00:43 e 00:44 sono stati rimossi a richiesta del commentatore, così come la fotografia originale.

Triste mondo nel quale la condivisione di informazione senza alcun scopo di lucro viene perseguitata. Vergogna a coloro che si autopresentano "diffusori dell'informazione" per poi lavorare come sbirri del Ministero della Verità.

Non ci resta che impegnarci politicamente affinché questa situazione possa cambiare.

Cordialità,