[Dialogante 2] Mi
sembra giunto il momento per una nuova tratta.
[Dialogante 1] Perché,
questa sulle Indagini metaculturali e i modelli culturali non è una parentesi?
[Dialogante 2] Penso
di no, perché troppo conseguente alla metafora delle tratte.
[Dialogante 1] Le
parentesi, secondo te, debbono
distaccarsi del tutto dall’ ‘argomento principale’?
[Dialogante 2] Mi
sembra che ne abbiamo già parlato. Che funzione hanno queste parentesi all’interno del tutto?
[Dialogante 1] Non
credo in una loro funzione specifica riguardo al testo.
[Dialogante 2] E
allora che chi stanno a fare?
[Dialogante 1] Se
hanno una funzione, questa riguarda piuttosto l’estensore del testo…
[Dialogante 2] …
che nel nostro caso è artificialmente doppio.
[Dialogante 1] Già
l’artificio di questo raddoppio denota la difficoltà di stesura, difficoltà che
non dipende certamente dalla complessità dell’argomento e neppure dalla qualità
della sua trattazione, ma solamente dell’età di chi scrive, costretto a
inventarsi una seconda voce che lo allevi dalla fatica mentale di seguire da
solo una linea espositiva più o meno continua.
[Dialogante 2] Allora
è questa la ragione, niente affatto dialettica, per cui un testo unitario viene
distribuito su due voci non antagoniste ma complementari…
[Dialogante 1] …
e, come si vede, non è l’unico espediente di cui l’estensore ottantaquattrenne
si serve per facilitarsi il compito. Anche il ricorso alle parentesi serve allo
scopo, alleggerendo un discorso che non ce la fa più a sostenersi da solo,
anche perché usurato dalle troppe ripetizioni.
[Dialogante 2] E,
se sono troppe, perché le fai?
[Dialogante 1] Non
so se ti hanno informato che repetita
iuvant.
[Dialogante 2] Allora,
ben vengano anche le parentesi!
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