[Dialogante 2] Visto
che il progetto ci cui ci siamo proposti di parlare riguarda le tratte, come si fa a costruirle sulle
sabbie mobili?
[Dialogante 1] Si prova a consolidarle con del
cemento.
[Dialogante 2] Ma
se i terreni da congiungere sono mobili, le tratte
si discosteranno in poco tempo.
[Dialogante 1] Si
cementificherà anche il terreno intorno.
[Dialogante 2] Per
quanti chilometri?
[Dialogante 1] Non
dimentichiamo tuttavia che il tutto, comprese le sabbie mobili sono solo
metafore e non elementi di realtà.
[Dialogante 2] D’accordo,
ma che sarebbe la nostra metafora se non rispecchiassi la caratteristica
fondamentale di cui è appunto, metafora, cioè l’instabilità.
[Dialogante 1] Giusto.
Bisognerebbe allora che le tratte
compensassero in qualche modo la instabilità del terreno su cui poggiano.
[Dialogante 2] Per
esempio attraverso giunti mobili o materiali elastici.
[Dialogante 1] E
a che cosa corrisponderebbero, fuor di metafora, questi materiali?
[Dialogante 2] A
quelle che abbiamo chiamato ‘ideologie morbide’, contrapposte alle ideologie
‘dure’ che non si adattano ai cambiamenti culturali.
[Dialogante 1] Penso inoltre che, qualora i
terreni fossero di natura diversa, fossero cioè sensibilmente diverse le
culture che i ponti dovrebbero congiungere, vadano studiate anche per le culture
fasi di transizione estese sia nel tempo che nello spazio (culturale) nonché
metodologie che evitino discontinuità troppo accentuate.
[Dialogante 2] Avrai
certo in mente qualche modello metodologico atto a realizzare questi trapassi.
[Dialogante 1] Ovviamente
gli stessi modelli che hai in mente tu: quelli derivati da IMC, che, come
sappiamo, è stata costruita proprio allo scopo di mediare tra opposti. (*)
[Dialogante 2] Ma
i modelli metodologici che ci servono sono soprattutto di tipo sociopolitico,
religioso e antropologico, mentre i nostri sono prevalentemente
pedagogico-didattici.
[Dialogante 1] Anche
se non approfondite nel dettaglio teorico –non siamo tuttologi– si trovano,
sparse per tutti i libri delle Indagini
metaculturali, sufficienti indicazioni per integrare nelle direzioni volute
quanto non compresso nelle tratte.
[Dialogante 2 e Dialogante 1, a due] Ricordiamo
ancora una volta a chi è interessato al nostro lavoro che quanto qui si dice
non ha carattere esaustivo, ma intende soprattutto servire da stimolo per
proseguire nella ricerca di una via che ci conduca a quella ‘mutazione
antropologica’ che, invocata da più parti, trova –credo– nelle Indagini metaculturali una prima
formulazione.
* Vedi in proposito le Indagini metaculturali, in particolare il Volume III,
L’Ipotesi Metaculturale, ma anche [17] Metaparole nel Volume V,
Applicazioni comunicative.
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