mercoledì 19 ottobre 2011

Tre postini sulla senescenza attraverso la tecnologia (e iii)

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"Ma tu ce l'hai altrettanto anche con i canali mediatici che forniscono informazioni utili, per esempio in forma di 'nozioni' che altrimenti dovresti faticosamente ricercare in luoghi difficilmente accessibili, con grande dispendio di tempo".

Ancora una volta, tu pensi allo stadio finale, al ‘risultato’, quasi che la via per raggiungerlo contasse solo per questo. Eppure proprio lungo la via si aprono alternative che possono portare in tutt’altra direzione, forse anche più promettente. Inoltre è proprio nella devianza che la mente si impegna al massimo, e il lavoro della mente è ciò per cui e di cui viviamo. Ma anche ciò che va perduto quando la via viene percorsa a velocità tecnologica, trasformando un processo di acquisizione nell’apprendimento di una nozione previamente impacchettata e pronta per l’uso. Il taglio del processo a favore dello stato finale svaluta nel tempo anche quest’ultimo nel momento che lo si raggiunge per direttissima, perdendo di fatto tutto il lavoro speso lungo la strada. “E che importa –dirà il solito interlocutore– ora che hai il risultato?”

Semplicemente che ho dimenticato come si fa a raggiungere un risultato.

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