domenica 2 ottobre 2011

Roma scomparsa


La valle del Colosseo, circa 1880
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Ogni cosa cambia fisionomia nel tempo, tant'è che, anche a distanza di pochi anni, stentiamo a riconoscerle o non le riconosciamo affatto. Tanto più quanto più rapidi sono i cambiamenti che le vicende storiche portano con sé e quanto più i luoghi ci sono famigliari. Abbiamo Thomas e io appena scorso su un sito internet alcune serie di fotografie di ‘Roma scomparsa’ risalenti da mezzo secolo a un secolo e mezzo fa. Stante il mezzo secolo che ci divide, le nostre relazioni sono state alquanto diverse: alcune immagini, che per lui non erano che una curiosità archeologica, per me erano pezzi di vita vissuta, altre, che per me appartenevano ancora a un presente solo di poco ampliato, per lui erano preistoriche quanto può esserlo lo scheletro di un dinosauro. Alcune foto mi richiamavano alla mente cose e situazioni descrittemi da mio padre e quindi riferibili anche a cento anni or sono.

Per tutti e due, Thomas e me, c’era comunque un tempo irraggiungibile dalla memoria diretta e infinitamente lontano, e un altro tempo più o meno vicino che sapevamo esserci stato. Mentre però il tempo infinitamente lontano era lo stesso per tutti e due, l’altro, quello vicino, era assai diverso, perfino nella parte trascorsa insieme.

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