venerdì 7 ottobre 2011

E io ho insistito caparbiamente


L'insistenza del trasporto verde/blù, di Judith Krause e Shelley Sopher (2007)
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Sì, è vero, a un certo punto ho deciso di smettere (di scrivere musica) ma a ottant'anni suonati ed era già da molto che il calo delle forze si era fatto sentire e anche la speranza di raggiungere il livello "del più modesto dei Lieder di Schubert" era ormai tramontata. E io ho insistito caparbiamente.

Eppure, a cose fatte, non mi dispiace di aver insistito e di aver conservato la testimonianza di tutto un percorso che, se anche non mi ha portato dove mi sarebbe piaciuto arrivare, non mi ha neanche lasciato ai piedi del colle e mi ha permesso di capire quanto occorre per arrivare all’agognato livello.

A dire il vero, non ho mai desiderato di raggiungere un particolare livello, né alto né basso, perché non ‘credo’ nei livelli, soprattutto non credo abbia senso aspirare a quello raggiunto da un altro. Più sensato, aspirare al proprio. Ma questo non lo conosciamo prima di averci provato fino in fondo. E la conoscenza del livello raggiunto da altri non ci serve che di stimolo per innalzare il nostro. E anche l’insoddisfazione che ci assale più o meno regolarmente non la misuriamo sugli altri – anche se così crediamo– ma su noi stessi. Senza conoscerlo, ‘sentiamo’ però quale il nostro livello massimo e il malcontento ci deriva dal non riuscire a toccarlo che assai raramente. Solo a pochissimi è dato di potersi mantenere per lunghi tratti al loro rendimento ottimale. Sciocco rammaricarsi di non essere tra quei pochi.

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