martedì 11 ottobre 2011

La sostituzione è ormai compiuta

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La sostituzione che mi riguarda è ormai compiuta: da compositore mi sono trasformato, prima in ricercatore didattico, poi in formatore sociale, infine in filosofo della cultura (Kulturphilosoph, dicono i tedeschi). La cosa strana è che non ho mai percepito un effettivo cambiamento nel mio modo di pensare. È come se avesse indossato un diverso abito, pur restando un compositore. Già nel 1973 in Musica-società:
Oggi il lavoro di 'composizione' si estende alla società. [...]
'Comporre' musica e società, dove quest’ultima è anche soggetto del comporre
”.
Non avevo, allora, ben chiaro che cosa ciò volesse dire (certo non fondare una società di concerti), tanto meno intuivo che cosa si sarebbe potuto fare al di là della musica. Per arrivare a questo dovevo ricevere l’aiuto dei bambini, di tutto il mondo della scuola e, ancora oltre, di una società non ancora invasa dal welfare è disponibile a esperimentare modelli alternativi. Purtroppo, mentre di bambini siffatti ne ho incontrati molti, anche in tempi recenti, scuola e società gli ho visto imbarbarirsi fino all’ingestibilità nei giardini artificiali del benessere mediatico.

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