venerdì 10 novembre 2017

Tratta IL.1 – … una straordinaria fattura evolutiva…


[I coleotteri sono un ordine, il più numeroso, della già vastissima classe degli insetti. Si calcola che i suoi rappresentanti specifici, cioè le specie che la compongono, quando fossero tutte conosciute, si aggirerebbero intorno al milione. Ma una effettiva conoscenza totale è impossibile perché, come gli individui, le specie nascono e muoiono di continuo, o meglio vari istante per istante la conoscenza che abbiamo di esse. La loro straordinaria fattura evolutiva aiutava probabilmente alla robustezza dei loro tegumenti e alla loro adattabilità che gli ha permesso di occupare con un alto numero di specie pressoché tutti gli habitat, terrestri, acquatici, aerei, della superficie planetaria. Anche gli ambienti ipogei, le sorgenti termali e le superfici dei ghiacciai hanno, tra i coleotteri, i loro abitanti più o meno specializzati.
Non ho però alcuna intenzione di occuparmene approfonditamente di loro né in questa sede né in altra, primo perché non ne sono competente professionalmente (non sono infatti che un sia pure assiduo raccoglitore dilettante), secondo perché suppongo che anche l’eventuale lettore di queste note non lo sia, se lo fosse, non saprei dirgli le cose che lui non sappia.

È piuttosto il luogo dei coleotteri occupano nella mia vita passata a respingermi, come altre volte mi è capitato, a dedicare ad essi – o a me stesso – qualche nostalgica riga, dal momento che l’età non mi permette più l’attività di raccoglitore. Quanto alla raccolta, depositata in più di centocinquanta scatole entomologiche, pur non essendo di particolare rilievo, copre più di settant’anni di assidue cacce, interrotte soltanto negli anni ’44 e ’45 a causa degli eventi bellici. I primi esemplari conservati risalgono al 1940, testimoniano quindi di un’età entomologicamente alquanto più ricca dell’attuale, specialmente per il territorio di Roma e dintorni, luogo preferenziale delle mie prime cacce.

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