[Dialogante 2] Di queste è
più difficile dimenticarsi, perché se ne parla addirittura nei notiziari
televisivi.
[Dialogante 1] Se ne parla,
è vero, e si cerca anche di ovviarvi, al punto che alcune specie, fino a pochi anni
fa in pericolo, oggi tornano a prosperare, come gli elefanti e i coccodrilli.
[Dialogante 2] Mentre però
altre, anche di grande utilità, come gli avvoltoi in alcuni città dell’India,
sono di fatto scomparsi.
[Dialogante 1] Ma
soprattutto non è stata eliminata o almeno ridotta la causa prima di questa
sparizione: la invadenza della specie umana, che, anche se non elimina più
direttamente le altre specie animali, lo fa indirettamente distruggendo il loro
habitat e togliendogli terreno vitale.
[Dialogante 2] Una giovane
africana, intervistata subito dopo il parto, ha dichiarato di contare almeno su
altri cinque o sei figli. Appartiene a una comunità cattolica, ma non so se l’incoscienza
del suo istinto alla procreazione sia da attribuirsi alla cultura di origine o
alla sovraimpressione cattolica. Comunque la Chiesa non ha fatto nulla per
renderla più consapevole dei propri atti.
[Dialogante 1] La Chiesa è
ferma ancora al “Crescete e moltiplicatevi”. Quel che succede poi non è affare
suo. Le interessano le anime, non i corpi, e, più corpi si vedono, più anime ci
sono. Ma le anime sono difficili da contare, quindi conviene contare i corpi.
Più ce n’è, più aumenta la gloria del Signore.
[Dialogante 2] È ovvio che
le chiese siano interessate al numero. Il numero è il segno della loro potenza.
[Dialogante 1] E del loro
futuro. La Chiesa cattolica non fa eccezione. E per il potere vale la pena di
rischiare qualche rinoceronte in meno e qualche assetato in più.
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