domenica 9 novembre 2014

Tratta XXI.6 – Assalirebbe i nostri sonni


[Dialogante 1]  Se Borges potesse leggere queste righe, assalirebbe i nostri sonni, non per il plagio, ma per la rozzezza del medesimo.
[Dialogante 2]  Non c’è che da chiedergli perdono, non essendo noi letterati. Comunque sentiamo di doverlo ringraziare, lui come i molti modelli di cui ci serviamo, per la inespressa concessione d’uso generosamente offerta.
[Dialogante 1]  “Ma voi non siete capaci di scrivere di testa vostra” mi sono sentito chiedere più di una volta.
[Dialogante 2]  E tu rispondi gli che la testa di ognuno gi noi è a tal punto piena di pensieri già pensati da altri che non trova più il posto per inserirne di propri, a prescindere dal fatti che avrebbe qualche difficoltà a formularli.

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