[Dialogante 2] Hai appena
detto che una qualche forma di cultura ce l’hanno anche gli animali. Tutti?
[Dialogante 1] Sì, tutti
contro non vedo perché dovrei concederla all’elefante e negarla alla formica.
Se per 'cultura’ intendiamo un modello interpretativo del mondo, credo che
debbano avercelo tutti, solo per poter vivere.
[Dialogante 2] Sarebbe
un’inutile forzatura sostenere che la vita non è altro che un modello
interpretativo del mondo?
[Dialogante 1] Se servisse
a equiparare i vari modelli, ne vedrai l’utilità ‘politica’.
[Dialogante 1] Sì, solo che
tradurrei il suo politikòn piuttosto
come ‘sociale’, visto il cattivo uso che si fa oggi del termine politico (=appartenente alla ‘polis’,
cioè alla forma sociale per eccellenza nel mondo greco).
[Dialogante 2] Nella
comunicazione umana i termini –le parole– servono talora a restringere i
concetti (quando appaiono troppo generici), talaltra ad allargarli (con il
pericolo di renderli indistinti).
[Dialogante 1] Oppure sono
propri concetti a essere generici e indistinti e noi ne diamo la colpa alle
parole.
[Dialogante 2] Il fatto è
che le parole sono chiaramente riconoscibili dalle lettere che le compongono,
mentre i concetti sono come parole biascicate da un vecchio sdentato.
[Dialogante 1] Vedo che li
tieni in scarsa considerazione.
[Dialogante 2] Non si sono
espressi in un linguaggio più affidabile di quello verbale.
[Dialogante 1] Per esempio?
[Dialogante 2] Quello
matematico o quello logico-formale.
[Dialogante 1] Se permetti
aggiungere la musica…
[Dialogante 2] … che tutto
è meno che concettualmente affidabile!
[Dialogante 1] Vero! Ma,
poiché ritengo inaffidabile il concetto, non mi resta che sperare di meglio da
qualcosa di concettualmente inaffidabile.
[1] Aristotele
definisce difatti la natura dell’uomo come
essenzialmente, inevitabilmente politica. Se la vita dell’uomo non fosse
solidale con gli altri esseri umani, sosteneva Aristotele, l'uomo stesso si
troverebbe a essere o una belva, fuori dal consorzio umano, o un dio che nella
sua onnipotenza non ha bisogno degli altri.
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