giovedì 12 aprile 2012

Secondo commento d’autore a ‘L’Universo relazionale’

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Gli argomenti che affiorano in questi postini sono i più vari. Assai pochi quelli di mia stretta competenza. Se c’è una finalità formativa nell’insieme – come credo anche senza averla preventivata– potrebbe essere quella di mostrare come tutti siamo capaci di esprimere opinioni sensate anche su cose di cui non siamo competenti. Questo è tanto più vero quanto più gli argomenti ammettono, oltre la veste specifica, anche una più adatta alla quotidianità più vicina alla ‘competenza comune’. Gli anni Settanta e Ottanta hanno visto il massimo riconoscimento tributato a questa competenza. Interi percorsi didattici si sono modellati su di essa e tra questi la cosiddetta ‘pratica culturale di base’, alla quale il Centro Metaculturale ha dedicato più di trent’anni di sperimentazione con bambini e adulti. Di quei percorsi –tutti, per quel che ci riguarda, accuratamente descritti e documentati– gli attuali Postini, come già le Metaparole, sono la continuazione o, se si vuole lo sbocco non specifico, non settoriale. Di qui la varietà tematica di ambedue le raccolte. Nati dopo un lungo periodo di lavoro sulla ‘pratica culturale di base’, esse fanno largo uso di uno ‘stile mentale’ aperto, accogliente la diversità, addirittura la contraddizione secondo quanto precedentemente teorizzato da IMC (Ipotesi metaculturale). Di qui anche la variabilità dello stile espositivo, oscillante tra il serioso e il disinvolto, dove non è affatto detto che l’eventuale ‘serietà’ si trovi tutta da una parte. La diversità di tono tra i vari postini dovrebbe –così spero– facilitarne la lettura in un’era dove, soprattutto per i giovani, questa attività si riduce spesso alla decrittazione di messaggini più o meno standardizzati. Anche le dimensioni dei postini sono, con poche eccezioni, commisurate al gusto antiletterario della maggioranza. Ciò mi ha costretto a comprimere in poche frasi ciò che volevo dire, e di ciò non posso che essere grato ai miei solo sognati committenti. Questi mi hanno anche obbligato a servirmi –ancora una volta con poche eccezioni– di un linguaggio ‘basso’, antiaccademico, ma il più possibile corretto e chiaro. E anche di questo, se ne sono stato capace, ringrazio i miei nuovi modelli.

Ancora un postino di commento, poi passiamo ad altro. Allah è grande, e anche la biosfera non scherza.

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