sabato 24 maggio 2014

Tratta XII.2 – Un fondamentalista dell'agnosticismo?




[Dialogante 2]  Sono d’accordo con quanto dici sulla contraddizione, purché tu sia anche un buon costruttore di tratte…
[Dialogante 1]  … per evitare la schizofrenia?
[Dialogante 2]  Meglio, forse, per renderla tollerabile e produttiva. Credo infatti che una contraddizione schizofrenica ci faccia corrispondere all’irrazionalità del reale…
[Dialogante 1]  Come sarebbe: il reale non è razionale, come lo vorrebbero Cartesio, Newton e, sotto sotto, anche Einstein?
[Dialogante 2]  E rieccoti a fare il finto tonto! Oggi è forse rimasto solo il Papa e con lui i cattolici a credere nella fides et ratio.
[Dialogante 1]  Saresti un fondamentalista dell’agnosticismo?
[Dialogante 2]  Fondamentalista mai! Specie della ‘verità’!
[Dialogante 1]  Allora del dubbio?
[Dialogante 2]  Sai benissimo che, aderendo noi a IMC, non possiamo esserlo neppure del dubbio.
[Dialogante 1]  Allora di IMC!
[Dialogante 2]  Vedo che fai di tutto per farmi cadere in contraddizione.
[Dialogante 1]  Come se la cosa mi preoccupasse!
[Dialogante 2]  Vuoi dire che con IMC non c’è contraddizione possibile?
[Dialogante 1]  Al contrario: con IMC tutto è in contraddizione con tutto, anche con se stesso.
[Dialogante 2]  Qui hai messo un piede in fallo: hai enunciato un principio assoluto.
[Dialogante 1]  Non esistono forse gli assoluti?
[Dialogante 2]  Certo che esistono. Il problema è dove.
[Dialogante 1]  Dappertutto. Basta che qualcuno lo fermi. In quel punto l’assoluto c’è. Non è detto che ci sia anche nel punto vicino.
[Dialogante 2]  E non è detto che, anche se ci fosse, sia lo stesso.
[Dialogante 1]  La certezza non l’abbiamo che per quell’unico punto.
[Dialogante 2]  … e non ci serve a nulla.
[Dialogante 1]  Ci serve a sperare.

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