giovedì 15 maggio 2014

Tratta XI.3 – Come costruire sull'acqua



[Dialogante 2]  Il punto non è se il pensiero è semplice o complesso. Il pensiero di Eraclito “Tutto scorre, Non potrai mai fare il bagno due volte nello stesso fiume” è di un’estrema semplicità, eppure vi si può ‘leggere’ nientemeno che l’idea stessa di ‘tempo’.
[Dialogante 1]  Che vuoi dire? Il tuo parlare è oscuro?
[Dialogante 2]  Non mi prendere in giro! Hai capito benissimo ciò che voglio dire.
[Dialogante 1]  Mettiamo pure che l’abbia capito io. Molti, troppi sono quelli che non l’hanno, a cominciare da tutti i filosofi venuti dopo.
[Dialogante 2]  Non credo che non l’abbiano capito; l’hanno rifiutato.
[Dialogante 1]  E perché mai?
[Dialogante 2]  Continui a fare il finto tonto… Perché un pensiero che rifiuta la stabilità dell’essere in favore della perennità del divenire è terribilmente scomodo, è come costruire sull’acqua.
[Dialogante 1]  Eppure gli armatori lo fanno e con piena soddisfazione dei clienti. Del resto una stabilità permanente sarebbe forse più scomoda ancora di una permanente instabilità.
[Dialogante 2]  E il ‘permanente’ che neutralizza, per così dire, l’instabilità, rendendola, appunto, permanente.
[Dialogante 1]  Come farebbe l’instabilità con il permanente cancellandone la stabile permanenza.
[Dialogante 2]  Ne concludiamo quindi che l’unica realtà possibile è la fusione dei contrari, secondo la definizione 2 di IMC[1].
[Dialogante 1]  Sempre lì andiamo a finire!
[Dialogante 2]   Ciò può voler dire due cose:
che IMC è una sciocchezza,
o che è l’assoluzione di tutti problemi.
[Dialogante 1 e 2, a due]  Noi ci asteniamo dal giudizio.


[1] "IMC coincide con la sospensione del principio di non contraddizione." Vedere Libro Primo - Esposizione di IMC - Capitolo Primo, Che cosa intendiamo per IMC?, pag. 11 - Volume III – L’Ipotesi Metaculturale, Indagini metaculturali – Pratica e pensiero.

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