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Immagino una tavolata
molto grande e tutt’intorno bambini di ogni razza e colore intenti a mangiare
allegramente e con gusto, ciascuno i suoi cibi preferiti, sicuri che ve ne
saranno anche per il giorno dopo e per quello dopo ancora: ridono, scherzano,
la vita è lì, davanti a loro, non c’è che da afferrarla con la forza della
propria età, certi dell’oggi come del domani.
Ma chi è quel bambino
accasciato per terra, in disparte, dai grandi occhi privi di sguardo e di
sorriso, senza più la forza neppure di desiderare il cibo perché non si ricorda
come si fa a mangiarlo? Voi lo guardate, perché siete presenti e quel bambino
vi sta proprio di fronte…
… ma come può, il
mondo, restare insensibile e col ciglio asciutto, come può non correre da lui a
salvargli la vita con una briciola dell’abbondanza che lo circonda?...
Ma è solo il quadro
della TV e le immagini che vi scorrono su hanno il solo scopo di spremerti
qualche centesimo ad asciugare così il tuo umido ciglio. Quel bambino morirà e
con lui milioni di altri, ma tu potrai dormire tranquillo di aver fatto quanto
in tuo potere…
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