domenica 28 ottobre 2012

Indifferenza?


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Quel che mi stupisce, per non dire che mi spaventa, è l’indifferenza di gran parte del mondo giovanile di fronte a questa condanna punitiva inflittagli da chi a quel mondo non appartiene più da un pezzo. E non mi riferisco tanto a coloro che occupano con pervicacia posizioni di privilegio nelle società, quanto a quelli che sono già in fila per occuparle non appena verranno lasciate libere. È la società che affonderà se stessa senza aver neppure tentato un cambiamento di rotta. Altre rivoluzioni che ci hanno preceduto hanno cercato il rinnovamento a costo di compiere un salto nel buio. Certo, sono fallite, risparmiando però a noi di ripetere gli stessi errori.
La crisi odierna è forse peggiore delle precedenti, ma non sembra essere in grado di produrre ipotesi di uscita che non riproducano stancamente modelli del passato sia di destra che di sinistra.
L’inventiva messa in campo dalle forze politiche di allora, non è oggi che un debole ricordo. Così come sono solo un ricordo le mobilitazioni giovanili di quegli anni e l’entusiasmo con cui ci si buttava in avventure dall’esito quanto meno incerto, le rinunce che si affrontavano pur di non restare ‘al palo’…
[Si raccomanda di riflettere su questo postino congiuntamente al seguente]

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