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Non penso che le società
tutte, in particolare la democrazia, abbiano guadagnato granché dal suffragio
universale, e non certo per l’estensione del voto alle donne –che anzi a mio
parere dovrebbe avere valore doppio perché meno inquinato da ideologismi
irriflessi–, ma per non essere accompagnato da alcun tipo di formazione
politica. Anzi, quando una tale formazione c’è stata –per esempio sotto regimi
totalitari– ha avuto sempre carattere settorialmente partitico. E la formazione
religiosa, tuttora vigente nella maggior parte dei paesi, può dirsi
politicamente neutra o indifferente?
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