domenica 7 ottobre 2012

Ricorsività


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Sarebbe comunque non meno dogmatico il rifiuto di un pensiero ancorato a ‘valori non negoziabili’. Chi pensasse così avrebbe probabilmente in mente valori effettivamente caduchi; pochi infatti ammetterebbero il ritorno a sistemi coercitivi medievali e quasi tutti ci dichiareremmo d’accordo per la loro definitiva soppressione. Non sarebbe sensato né coerente con un’impostazione metaculturale del pensiero respingere gli assoluti solo quando non ci troviamo d’accordo per poi chiudere un occhio quando sono di nostro gusto. Questo ci pone di fronte a difficoltà superabili solo relativizzando a sua volta la stessa IMC. È quindi possibile una dogmatizzazione anche di quest’ultima, da cui unire attraverso la riproduzione ricorsiva dello stesso procedimento. IMC ha una sua assolutezza nella ricorsività. E qui sta a noi, al nostro arbitrio, decidere se accettare un’assolutezza ottenuta attraverso questo procedimento oppure no. Se l’accettiamo, come per esempio la Chiesa ha accolto alcune dimostrazioni dell’esistenza di Dio, è una prevaricazione ideologica pretendere che altri l’accettino. Lo stesso vale ovviamente per ogni analoga pratica da parte di altre religioni.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei presentare un mio ebook che parla della ricorsività e dei giochi di specchi ad ampio raggio. Di Ravecca Massimo su amazon: “Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo”.

Rigobaldo ha detto...

Gentile Massimo,

grazie della segnalazione, e certo siamo lieti di costatare una possibile convergenza di interessi.

Difatti perché non ci commenta qui a grandi linee i contenuti del suo libro, le tesi che esplora, così possiamo magari iniziare una discussione?

Cordiali saluti,

Anonimo ha detto...

Gesù di Nazaret, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti avendo avuto un intelligenza simile, non uguale, basata su processi ricorsivi, giochi di specchi, hanno avuto un volto simile verso il termine della loro vita. L’autoritratto di Leonardo assomiglia al ritratto di Michelangelo di Daniele da Volterra, e l’autoritratto di Leonardo assomiglia al volto sindonico (negativo). Gesù modello del genio e volto archetipo. Il libro dimostra la somiglianza nell'intelligenza e postula quella del volto. Vi sono punti di contatto tra il pensiero ricorsivo e quello magico. La ricorsività diventa così chiave ermeneutica di lettura dei capolavori del rinascimento italiano con conseguenze notevoli dal punto di vista critico, conseguenti le vere intenzioni di Leonardo e Michelangelo. Saluti e grazie per l'ospitalità.