martedì 2 ottobre 2012

Il più ampio consenso possibile


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Come molte altre parole, forse tutte, ‘politica’ è di significato indefinito finché non la qualifichiamo in qualche modo: politica agricola, industriale, estera, interna, sociale, economica ecc. C’è però il significato più usuale del termine, riferito ai rapporti di forza elettorale – in sostanza al numero dei votanti l’uno o l’altro dei partiti o schieramenti in competizione.
Credo sia proprio questo il significato più labile di ‘politica’, tanto è vero che cambia spesso dalla sera alla mattina e, se in caso non cambia, sarebbe meglio lo facesse. Non è una svalutazione a priori del numero, cioè delle persone conteggiate –infine della democrazia– ma solo della effettiva rappresentatività di questo numero in relazione alla complessità dei problemi della convivenza pacifica nella diversità (perché di questo si tratta in ultima istanza). L’ho già detto altre volte, anche nei postini. Non penso che il numero sia da svalutare, quanto piuttosto da rivalutare un adeguato esercizio del pensiero. E da chi e come questo esercizio dovrebbe essere promosso?
Non certo da quelli che oggi vengono considerati i ‘politici’ di professione, cioè i rappresentanti di partito, ma da studiosi dei veri aspetti della convivenza e dell’interazione sociale. Il tutto rapportato a un livello ‘di base’ e successivamente esteso verso livelli di maggiore competenza specifica. Più che aggiungersi alle discipline già presenti nelle scuole, la ‘formazione politica’ –ripeto: non partitica– dovrebbe essere connaturata al concetto stesso di ‘formazione’, come certo avveniva nella polis ateniese. Così concepita, l’azione del ‘formare’ non si ridurrebbe al riempimento di un vuoto e neppure allo stoccaggio di vasi così riempiti, ma risponderebbe a una funzione basilare della vita associata: la costruzione autonoma degli strumenti conoscitivi, analitici e decisionali per aiutare la sopravvivenza nostra e di tutta la biosfera. A questa autonomia sarebbe bene associassimo, democraticamente, il più ampio consenso possibile.

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