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Si vanno
diffondendo, un po’ dappertutto, i movimenti ecologisti, spesso a difesa di
questa o quella specie animale o vegetale, talora anche di comunità umane, per
cui si risveglia in noi una coscienza specifica di cui credevamo di aver perso
perfino la memoria. È però sempre un’occasione fuori dalla normalità quotidiana
che quasi ci costringe a indirizzare su di essa un’attenzione di regola rivolta
ad altro. Per un’antilope l’appartenenza alla vita si riduce di fatto alla
ricerca del cibo, al come evitare i predatori, alla soddisfazione dell’istinto riproduttivo,
e per la maggior parte degli animali le cose non vanno diversamente. È certo
stupefacente che da queste tre esigenze fondamentali si sia sviluppata una miriade
incalcolabile di comportamenti diversi e imprevedibili, ma siamo sicuri che è
proprio così?
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