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Non nego
che ci sia un certo compiacimento nel trovare inediti abbinamenti verbali per
fissare concetti che si presume possano trovare anche applicazioni pratiche. La
maggior parte di queste ‘invenzioni’ lasciano il tempo che trovano e
testimoniano solo della vanità dell’inventore. Alcune volte però, senza che la
cosa sia in alcun modo prevedibile, una di queste locuzioni si insedia più o
meno stabilmente nel linguaggio corrente e sembra ci sia sempre stata. Non
credo tuttavia che questo accadrà per la locuzione qui proposta. Come risuona
nella nostra mente cornice metaculturale?
L’aggettivo
‘metaculturale’ comincia ad avere una diffusione che lo rende comprensibile se
non altro a chi è venuto in contatto con IMC e le esperienze documentate nei
volumi delle Indagini Metaculturali, di cui anche questi Postini fanno parte. Risparmio quindi al
lettore ulteriori precisazioni.
Qualche
parola invece sui sottintesi di “cornice”. Le cornici circondano in genere i
quadri, gli specchi e altri oggetti con la duplice funzione di attirare su di
essi lo sguardo di chi vogliamo li osservi, e di fornirli di un supporto per
attaccarli al muro. Accanto a questo significato primario molti ve ne sono di
secondari, metaforici, e non perderò altro tempo ad illustrarli. Le cornici
possono essere semplici. Il più delle volte però sono multiple, e allora può
essere utile distinguerne le parti che le compongono: cornici etimologiche,
grammaticali, ideologiche, filosofiche, religiose, di costume ecc. Non credo
sia attualmente utile tentare una classificazione delle cornici, qualcuno si
potrà tuttavia divertire a farlo come a suo tempo mi sono divertito io a
classificare gli «stili di pensiero».
A essere
precisi le cornici che circondano le nostre parole, i nostri pensieri e così
via, stando a IMC, sono sempre e comunque ‘culturali’. Diventano
‘metaculturali’ solo nella riflessione, quando cioè ce ne rendiamo conto, il
che di rado accade, immersi come siamo in un mondo culturalizzato, dominato
dagli UCL. Per sottolineare la necessità di consapevolezza propongo di
qualificare queste cornici culturali con il prefisso ‘meta’ nell’accezione
definita da IMC.
Non so se
all’uso di questo oggetto linguistico –la cornice
metaculturale– terrà dietro una sua effettiva
concettualizzazione (è questo il caso di una combinazione verbale in cerca di
un concetto che le corrisponda). Il presente postino non è che il tentativo di
acclimatare nel gergo metaculturale questo nuovo mostriciattolo lessicale.
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