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[Postino scritto a novembre 2010]
Obama sta
perdendo consensi, addirittura un intero ramo del parlamento,
mentre Berlusconi, nonostante defezioni e scissioni, malgrado gli scandali e la
disistima manifestatagli a livello internazionale, mantiene pressoché intatto
il favore dei suoi elettori.
Obama ha
un disegno politico, Berlusconi non ce l’ha.
Obama
rischia per il suo disegno, Berlusconi non ha nulla per cui rischiare.
Obama
propone un mondo alternativo.
Berlusconi
ripropone –in peggio– il mondo di ieri. Anzi di secoli fa. Il suo è un mondo
da basso impero, che si regge sulla corruzione e l’ignoranza, governato da un
potere assoluto ammantato da democrazia e sostenuto da un ingegnoso sistema di
ricatti incrociati, esteso anche all’opposizione.
Il crollo
di Obama trascinerebbe con sé molte speranze di sopravvivenza.
Il crollo
di Berlusconi ne farebbe rinascere qualcuna.
Ma Obama
sta perdendo, Berlusconi no.
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