venerdì 21 settembre 2012

Un pregiudizio


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In un piccolo paese vicino a Brema, nella Germania settentrionale, da un negozio di giocattoli escono ridendo e cantando, forse più di quanto facciano di solito gli abitanti di quel luogo, un signore di una certa età e un bambino di una decina d’anni, quest’ultimo con in mano un aquilone evidentemente appena comprato. Escono e, sempre schiamazzando si infilano in una macchina targata Rieti-Italia. Il tutto non doveva essere certo un caso di normale amministrazione per quel paesino. Il seguito immediato della storia non interessa in questa sede, tuttavia andò grosso modo così: i due cercarono e trovarono un ampio prato su cui far volare l’aquilone, nessuno dei due era però esperto in materia, per di più si alzò un forte vento e cominciò a piovere, cosicché gli avventurosi furono visti risalire in macchina e sparire col loro aquilone.
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Alcuni mesi più tardi un carabiniere suonava alla porta di un paese altrettanto piccolo ma a più di 1.600 km di distanza, Cantalupo in Sabina, per un accertamento, richiesto dall’Interpol, a proposito di un bambino straniero urlante, evidentemente perché maltrattato da un signore anziano, urlante anche lui...
Questi immigrati, non si sa mai che gente è...

4 commenti:

Boris ha detto...

Ci risulta che i visitatori di quest'oblò, anche se non numerosissimi, rientrano tuttavia entro una normalità accettabile. I primi tempi avevo sognato un dialogo con qualcuno di questi visitatori. Ma dopo poco il sogno è svanito e ormai da molti mesi nessuno sembra interessato a commentare nel mio Oblò. Forse gli argomenti che propongo sono lontani dalla quotidianità e dai problemi ‘reali’. Ho provato con i temi più diversi, ma… niente! Che il mio modo di scrivere sia antiquato, poco attraente? (Ho 85 anni e capirei…) In ogni caso, fatemelo sapere!

Rigobaldo ha detto...

Secondo me è la natura aperta dei tuoi interventi. Interessano, certo, ma non presentano la tipica situazione 'culturale, troppo culturale' caratteristica di tanti fori di internet che invoglia subito a manifestare il proprio consenso entusiasta oppure a vibrare la mazzata furibonda...

dario ha detto...

Affrontare argomenti di attualità forse aiuterebbe, ma che tipo di commenti raccoglieresti con Postini sulla politica di Monti? Io trovo che l'Oblò sia molto stimolante già così; ma perché allora ho commentato solo di rado prima d'ora? Se nessuno comincia non si può sperare che l'avventore occasionale venga proprio qui a cercare una piacevole conversazione! Perciò Boris raccolgo il velato invito a commentare, e vediamo dove ci porterà questo nuovo andazzo :-)

Anonimo ha detto...

La vedo diversamente...
Rigobaldo, per me i postini di Boris sono tutt'altro che aperti. Mi fanno pensare a delle composizioni letterarie molto definite, che, a lettura terminata, non rendono immediato nè scontato un "commento". Le tematiche affrontate in realtà sono molto attuali e leggere quasi quotidianamente l'Oblò è un piacere a tutto tondo per me.
Mi viene quasi da pensare che dopo aver "letto" un preludio di Bach, mi risulterebbe molto difficile interloquire con l'autore con un commento. Oppure potrei provare, ma con una forma compositiva analoga, che possa mantenere in qualche modo vivacemente interattiva la comunicazione.

Letizia