giovedì 1 settembre 2011

Teoria metaculturale dei modelli


[190]
Esiste certamente una ‘teoria dei modelli’ che però, data la mia pessima abitudine di leggere poco o niente, soprattutto su ciò di cui avrei bisogno, non conosco ovvero ho dimenticato. Nei precedenti quattro postini ho cercato di mostrare come avrei proceduto qualora mi fossi imbarcato in un’impresa del genere. A grandi linee: avrei cominciato a raccogliere e analizzare esempi dal vivo, sia rovistando tra le esperienze del Centro, sia rifacendomi a documenti di altre provenienze, quindi sarei passato ai primi tentativi di trarre da questo materiale delle linee-guida per un primo abbozzo di teoria, da confrontare con eventuali teorie già esistenti. Dopo alcuni anni di rifacimenti, correzioni, relativizzazioni sarei così giunto a una prima formulazione, sempre e comunque ‘aperta’, mai definitiva. Come si vede, anche in questo caso mi sono servito di un modello, analogo a quello sperimentato per Musica prima e non certo originale. Purtroppo non ho più il tempo né la lucidità mentale per realizzare un progetto del genere che non dovrebbe limitarsi alla sola esperienza musicale ma ricoprire un’area equivalente a quella ricoperta da IMC. Anzi, vedrei una Teoria metaculturale dei modelli come prosecuzione o appendice di IMC. Naturalmente l’impresa varrà la pena solo se IMC passerà il vaglio dei prossimi decenni.

Nessun commento: