sabato 10 settembre 2011

De viris illustribus (ii)

[196]
Era morto il 31 dicembre 1999 a mezzanotte, pèrfettamente sconosciuto pur avendo scritto più di trecento libri, alcuni dei quali divisi in più tomi. Si scoperse poi che aveva esercitato per molti anni anche un’intensa attività pittorica, che solo di recente comincia ad essere conosciuta e valutata come probabilmente merita. Risulta essere anche il compositore di alcune centinaia di composizioni musicali inedite e mai eseguite… Tra le carte trovate alla sua morte c’è un testamento, il cui testo, per la sua singolarità, ha fatto immediatamente il giro del mondo:
“Sconosciuto a tutti e anche a me stesso, ho riassunto nella mia opera duemila anni di storia e cultura universale. Fatene ciò che vi pare. Anche se decidete di distruggerla, non mi offenderò. Non intendo inoltrarmi di un minuto nel nuovo millennio”.

Morì come si è detto, ma non fu suicidio.

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