mercoledì 26 dicembre 2012

Musica e morale nell’opera di Thomas Mann


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Da qualche tempo sono venuto fortuitamente a contatto con un me stesso di più di mezzo secolo fa. Un giovane, Dario Peluso, valente –come ho potuto constatare– studioso di Thomas Mann mi è stato indirizzato dai suoi docenti di teoria della letteratura  per un mio articolo del 1958: Musica e morale nell’opera di Thomas Mann (credo che il titolo fosse questo). L’articolo l’avevo a suo tempo tratto dalla mia tesi di laurea, discussa l’anno prima all’università di Roma. Nei decenni seguenti persi ogni traccia sia dell’articolo che della tesi. Una ventina di anni or sono, un operatore, oggi presidente, del Centro Metaculturale, trovò su uno scaffale della facoltà di lettere una copia della tesi, che ritenevo perduta. Pochi anni dopo anche quell’unica copia scomparve, questa volta definitivamente… fino a due giorni fa, quando vedo sul mio Blog, curato dall’amico Fernando Sanchez (io non mi intendo né di Blog né di computer), l’articolo in questione, cioè il capitolo centrale della tesi. Mi è venuta allora l’idea di chiudere questo che sarà probabilmente il mio ultimo scritto con un richiamo al primo, che oltretutto è dedicato all’Autore mio compagno di lettura di una vita intera.

Nota della Redazione: la tesi di Boris è stata ricuperata negli archivi del prof. Bonaventura Tecchi, relatore della medesima. Intendiamo pubblicarla nel 2013.

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