sabato 29 dicembre 2012

Ancora diciannove riflessioni su politica, potere, formazione (iii)


Illustrazione di Ben Wiseman; Fonte: Brendan Hoffman / Bloomberg News-Corbis
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“Fammi capire: il potere da un lato segnerebbe il top dell’appetibilità, dall’altro lo definisci un’illusione, un’inafferrabile chimera. Scusami, ma ci vedrei o una contraddizione o un sintomo di regresso mentale…”
“Né l’una né l’altro. E’ piuttosto la contraddizione che sta acquistando diritto di cittadinanza nel pensiero…”
“E questo mi preoccupa non poco. Se lasciamo campo libero alla contraddizione, uccidiamo il pensiero, almeno così come lo conosciamo.”
“Non voglio né posso negarlo. Potrebbe però darsi che da questa morte nasca un nuovo pensiero, capace di risolvere alcuni almeno dei problemi irrisolvibili con il vecchio. Del resto neppure il pensiero autocontraddittorio mi risulta essere unanimità assoluta nella storia del pensiero.”
“Anzi, probabilmente ha un diritto di anzianità nei confronti del pensiero razionale, con il quale in fondo non c’è mai stata vera rivalità bensì frequente collisione.”
“Come vedi, non c’è di che preoccuparsi, il pensiero se la cava sempre.”

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