giovedì 28 ottobre 2010

Sì al potenziamento illimitato della mente


Questo sì presuppone forse una dose eccessiva di ottimismo. Non nascondo di avere provato una certa titubanza nello scriverlo. Finora la mente umana non mi sembra abbia dato buona prova di sé, almeno a giudicare dal punto in cui ci ha portato. Sporadicamente ci ha riempito di meraviglia ma la scia di oscurità sul suo cammino non credo possa essere compensata da questi sprazzi di luce.Leggere di più ...È noto il comportamento –che noi giudichiamo ferocemente aggressivo– della vespa gigante giapponese nei confronti delle api. Il processo evolutivo della loro mente non ha portato in milioni di anni a una diminuzione della loro ‘ferocia’, ma solo a un perfezionamento dei sistemi difensivi delle api. Si dirà che in quel caso erano in gioco meccanismi istintuali, non certo riflessivi. Ma nella mente umana, dotata di riflessività, era ed è in gioco una facoltà che si vuole distinta positivamente dal più arcaico istinto, eppure produce –in minor tempo e maggior evidenza– gli stessi risultati, per giunta all’interno della sua specificità. Perché allora invocare un potenziamento illimitato della mente, che finora non ha saputo che potenziare l’aggressività che avremmo voluto arginare? Ma l’avremmo voluto veramente? O l’intelligenza non è che uno strumento di sopraffazione più potente dell’istinto?
Se non ci fossero vie di uscita e fossimo ‘costretti’ a pensare così, sarebbe forse meglio rinunciare a quegli sprazzi di luce e rassegnarci all’oscurità della violenza. E molti sono gli indizi che altre vie non ci sono. Vediamo proprio in questi giorni (agosto-settembre 2010) che gli ‘accordi’ tra Stati si fondano, come sempre, sul reciproco vantaggio economico –in larga parte privato– ottenuto a spese dei più deboli e con l’ottuso consenso delle classi ‘benestanti’. E la miopia diffusa è tale che, in vista di un ‘buon affare’, nessuno osa opporsi pubblicamente, neppure la Chiesa (da noi il Vaticano), sedicente protettrice dei deboli, che all’occasione è assai brava a tacere.
Vedo che ho consumato quasi fino in fondo lo spazio preventivato per i singoli postini e non sono ancora riuscito a spendere neppure una parola per motivare il sì di apertura. Come è possibile restare ottimisti sul nostro futuro di umani leggendo anche solo le notizie ‘positive’ riportate dai giornali? Il potenziamento illimitato della mente deve ancora iniziare il suo cammino, e questo sì proviene dalla faccia negativa dell’utopia. Passerà mai da quella positiva?

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