Natura inorganica (2012), di Macoto Murayama
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Negli ultimi
decenni il Centro
Metaculturale si
è rivolto principalmente alle questioni epistemologiche e metodologiche di
fondo nonché alla loro documentazione, anche divulgativa, riservando gli
interventi formativi al mondo degli adulti, insegnanti soprattutto, nei più diversi settori scolastici, ma anche a livello amatoriale,
dove si sono registrati risultati sui quali sarà opportuno tornare più in
dettaglio.
Vuole
l’impostazione culturale della nostra società e, credo, di quasi tutte le altre
che nella vita umana venga riservato all’aspetto formativo solo un breve
periodo, dopo di ché la vita adulta accantona questo problema, almeno ufficialmente,
lasciandolo all’iniziativa privata senza neppure un’adeguata stimolazione.
Anche in questo tuttavia è riscontrabile da qualche tempo, da quando cioè il
lavoro retribuito è in forte crisi, un sensibile cambiamento. Si moltiplicano
le iniziative di autoformazione, il volontariato cerca di riempire i vuoti
lasciati dal lavoro che non c’è, l’interesse, e soprattutto dei giovani, si va
rivolgendo ad altro che non il guadagno in termini monetari. Il potere
economico assiste senza eccessivo entusiasmo a questo lento riappropriarsi, da
parte del singolo, del potere decisionale in merito al suo stare al mondo. Gli
indizi che ciò stia accadendo sono in effetti ancora deboli e non è certo detto
che il mercato e il profitto stiano per cedere a una pressione che, oltretutto,
non è riscontrabile dappertutto, ma piuttosto nei paesi colpiti dalla
recessione che in quelli emergenti, in forte crescita economica. Tuttavia è
nella recessione e non nella crescita che riponiamo oggi la nostra speranza.
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