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Mi è
stato chiesto che origine hanno questi postini. Ecco la risposta.
La leggenda dei postini
In un sistema
planetario molto lontano dal nostro, anzi, neppure appartenente alla nostra
galassia, un vecchio pianeta che chiameremo X, attendeva pazientemente che la
gigante rossa intorno a cui abitava si decidesse a esplodere in una supernova.
X aveva ospitato a lungo la vita, che ora continuava ad accompagnare il declino
in forma di nube gassosa, anch’essa animata da moto rotatorio intorno a X.
Giunse finalmente il
momento dell’esplosione, da cui si sprigionò un bagliore che dopo miliardi di
anni raggiunse i confini dell’universo, risultando visibile anche dalla nostra
galassia. Frattanto sulla terra la vita aveva concluso il suo ciclo e si apprestava
a iniziarne un altro, per cui tuttavia mancava l’innesco. Le giunse quindi a
proposito il bagliore della supernova lontana, che aveva conservato nei molti
miliardi dei suoi frammenti il riflesso della vita un tempo trascorsa su X.
Questi frammenti, urtando le particelle dell’atmosfera terrestre, si fusero con
queste, arricchendole dei loro riflessi. Si venne così a formare un patrimonio
di informazioni acquisite del tutto identiche a quelle originali. Sono queste
informazioni che a noi appaiono come nubi stagliate contro l’azzurro
dell’atmosfera terrestre. La fantasia degli umani ha poi interpretato le nubi
come ‘postini’, portatori di messaggi di vita aliena. Ora però resta un dubbio.
Poiché il contenuto dei messaggi è identico all’informazione di partenza e noi
ci siamo formati su quei contenuti, chi siamo?
Siamo gli abitanti di
X o le loro copie?
Oppure siamo ancora i
vecchi abitanti della terra che rileggono nelle
menti La leggenda dei postini?
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