venerdì 17 agosto 2012

È una questione di cultura


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Quando si sente dire ancora oggi che imperativo categorico è la crescita economica, senza la quale non c’è sopravvivenza possibile, viene da dubitare dell’intelligenza umana. Giacché è evidente il contrario: che una crescita troppo a lungo protratta ci porterà all'estinzione. Entro quanto tempo? Non sappiamo. La nostra intelligenza non ci sa dire neppure questo. La nostra speranza è solo che la sopravvivenza ci permetta di godere ancora un poco della crescita. Perché ne stiamo godendo? Forse, anzi certamente, non tutti. E questo non turba la crescita di coloro che ancora ce l'hanno? Sembra di no. È una questione di cultura.

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