giovedì 15 gennaio 2015

Tratta XXIX.3 – … un attrattore al quale è difficile sfuggire…



[Dialogante 1]  Ho l’impressione che abbiamo chiuso la precedente tratta con una sciocchezza.
[Dialogante 2]  Impressione senz’altro condivisa.
[Dialogante 1]  Ma non è in contraddizione – la massima, dico, non l’impressione – con se stessa?
[Dialogante 2]  E perché dovrebbe?
[Dialogante 1]  Perché una massima trasferibile in “qualsiasi altro contesto” non è più locale ma “universale”, cadendo quindi in UMC, che, per IMC, l’annienterebbe.
[Dialogante 2]  Sarebbe autocontraddittoria se la pensassimo in UMC, non se la pensiamo in un UCL di grandezza variabile, mai però coincidente con IMC. E qualsiasi ‘arresto’ non potrebbe che delimitare un UCL.
[Dialogante 1]  I soliti giochetti cui ci invita IMC…
[Dialogante 2]  … o forse il concetto di ‘infinito’. Sono questi a essere tempo perso, non le discussioni su un titolo.
[Dialogante 1]  Allora perché ci ricadiamo sempre?
[Dialogante 2]  Per due ragioni: la prima, credo, per un difetto o una caratteristica ineliminabile della logica binaria in quanto tale, la seconda perché l’aporia di fondo di questa logica, come dimostrato dai teoremi di Gödel e derivati, è un attrattore al quale è difficile sfuggire, l’equivalente per il pensiero, di un ‘buco nero’.
[Dialogante 1]  Non potrebbe, questa, essere una ragione sufficiente per eliminare del tutto IMC dagli strumenti del pensiero?
[Dialogante 2]  Non IMC, ma UMC…
[Dialogante 1]  … cui per altro abbiamo dedicato, qualche anno fa, un intero libro e, tra i nostri, non dei peggiori.
[Dialogante 2]  UMC, il grande nemico, divenuto come per magia il più potente alleato.
[Dialogante 1]  Per caso, si tratta di una strategia orientale per evitare la guerra?
[Dialogante 2]  L’oriente c’entra di sicuro…
[Dialogante 1]  … ma non credo possa evitare la guerra. Se qualcosa lo potrà, saremo noi stessi a denunciare la sua assurdità.
[Dialogante 2]  Ci sarà un tribunale ad accogliere questa denuncia?

Nessun commento: