sabato 30 aprile 2011

La riflessione


Venere al telefono, Diego Velázquez, 1650. National Gallery, London

[88] “Se non hai capito, prova a riflettere.”
Sembrerebbe quasi che ‘capire’ e ‘riflettere’ non solo non siano la stessa cosa, ma che addirittura si contrappongono. È il contesto che delimita il significato ‘attuale’ di un termine, o anche ‘comprendere’ (‘capire’) può essere compresso solo con un atto riflessivo a partire di una situazione concreta. La riflessione è quindi strettamente legata alla comprensione e quindi al pensiero, anche se non è nell’uso sinonimo di quelli. Per un altro verso ‘riflessione’ si collega a ‘specchio’ cioè a un’immagine percepita due volte, la seconda quasi a conferma della prima. Vien da pensare a un bambino che ripete un suo gesto per sentirselo confermare dal suono che produce: una specie di appropriazione del gesto e del suono, così come l’immagine di sé riprodotta in uno specchio o una fotografia ci conferma della nostra esistenza.

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