domenica 20 marzo 2011

Riflessioni senza fondo

Quinta da Regaleira (Sintra, Portugal)

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– Mi piacerebbe scrivere un libro dal titolo Riflessioni senza fondo.
– Pensi al titolo prima che al libro?
– Sì, perché in qualche modo il titolo è già il libro, quanto meno me ne dà delle possibili dimensioni, che, non essendo vincolate a un contenuti, potrebbero esaurirsi con il titolo.
– E perché dici che ti piacerebbe? non dipende da te?
– Fino a un certo punto, alla mia età… e il libro, proprio perché senza fondo (come del resto anche questi postini) è una buona scusa per procrastinare quel ‘certo punto’…
– Ma i libri debbono pur finire in un modo o nell’altro…
– Se pensi i libri come ‘opere’, magari anche d’autore. Se invece li pensi come discorso collettivo, come espressione del pensiero umano…
– Sicché pensi i tuoi libri come “espressione del pensiero umano”?
– Se ci togli le virgolette, qualsiasi discorso lo è.
– E di che tratterebbero queste Riflessioni senza fondo?
– Si vedrà.. Per ora mi vengono in mente solo alcuni temi
  • la proprietà,
  • il diritto,
  • la società,
  • il potere,
  • la parola,
  • il pensiero…
– Ma non hai trattato questi temi già nelle Metaparole?
– Sì, ma le ‘riflessioni’ sono appunto ‘senza fondo’ e questo potrebbe essere l’occasione per spingerle un poco più in là.
– Una specie di Metaparole bis…
– Poi ter, quater… se altri verranno incamminarsi per questa strada…
– … che, a quel che vedo, resterebbe aperta ad altri viandanti…
– … anche se pochi accetterebbero di condividere una via che non sia a loro nome.

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