mercoledì 2 marzo 2011

Ancora la scelta


[49] Come vedete, sto dedicando ben due postini –uno spazio enorme– al problema della scelta, del quale riassumo in quattro punti il cammino:
1. Analisi della situazione che richiede una scelta.
2. Ricerca delle alternative che la situazione offra, con particolare riguardo per quelle che qualcuno qualcosa potrebbero occultarci.
3. Analisi delle alternative individuate in rapporto alla finalità che ci siamo prefissi.
4. Scelta.
Quest’ultimo e definitivo punto –la scelta vera e propria– è per così dire l’inverso del primo. Esso cancella infatti tutte le alternative (punto 2) che l’analisi (punto 3) ha scartato come inidonee a soddisfare la situazione data (punto 1). Queste quattro operazioni, facili a elencarsi in sede progettuale, non lo sono affatto al momento dell’attuazione. A prescindere dagli ostacoli di natura ‘politica’ –e non solo ‘partitica’– che inevitabilmente si frappongono tra noi e la scelta, altri vene sono che siamo noi stessi a fabbricarci come conseguenza di altre nostre scelte cui vogliamo o dobbiamo mantener fede. Non dimentichiamoci che ogni nostra scelta è inserita in una catena di scelte pregresse e che questa catena non è per nulla detto che abbiano una comune origine o siano dirette a un medesimo fine.
Non vedo che le cose che ho detto possano effettivamente facilitare a chicchessia le scelte che incontrerà nella vita. Almeno però potranno mettere un po’ di ordine ‘procedurale’ ai pensieri che si affollano nella nostra mente ogniqualvolta la vita ci chiede di prendere una decisione. Non ci indicherà necessariamente quella giusta, ma ci aiuterà a decidere.

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