martedì 25 marzo 2014

Tratta V.6 – Presunzione



[Dialogante 2]                  Che ne ricaviamo, da quanto ci siamo detto?
[Dialogante 1]                  Niente che non siano le ovvietà del relativismo.
[Dialogante 2]                  E ormai anche le correzioni apportate da IMC sono poco meno ovvie. Ci fermeremo allora a questo punto?
[Dialogante 1]                  Sarebbe già qualcosa se a questo punto fossimo arrivati tutti, o anche solo in molti. Invece la maggior parte di noi non accetta neppure il relativismo. Il freno delle culture rischia di portarci a una stasi mortale.
[Dialogante 2]                  Ma anche IMC è un’ipotesi culturale e andare oltre allo stato attuale non credo sia possibile.
[Dialogante 1]                  Possiamo però cercare di trarre tutte le conseguenze possibili da IMC, e siamo ancora lontani da questo.
[Dialogante 2]                  Pensi che anche i ponti di cui dovrebbe trattare il libro che non scriverò mai possano essere una conseguenza di IMC?
[Dialogante 1]                  Non vedo come potrebbe non esserlo poiché –sempre allo stato attuale– ogni pensiero pensabile è interno a IMC.
[Dialogante 2]                  Non potrebbe l’idea stessa di ‘tratta’ portarci in una regione nuova, esterna anche a IMC?
[Dialogante 1]                  No, non lo credo.
[Dialogante 2]                  Hai mai sentito parlare di ‘presunzione’?
[Dialogante 1]                  Che c’entra la presunzione? IMC esiste dalla notte dei tempi.
[Dialogante 2]                  È la prima volta che ti sento parlare, a proposito di IMC, di ‘esistenza’.
[Dialogante 1]                  Scusa, siccome siamo tra noi, ho preso una scorciatoia. Sai benissimo che non assegno nessun valore ontologico a IMC.
[Dialogante 2]                  Sì, ma ogni tanto facciamo bene a ricordarcelo, soprattutto se questo progetto dovesse cadere in mani diverse dalle nostre.
[Dialogante 1]                  Bene. Io sarei presuntuoso, tu invece…
[Dialogante 2]                  Ancora una volta la presunzione non c’era. Oltretutto a proposito di un testo che non vedrà mai la luce.
[Dialogante 1]                  Anche tu non consideri il termine ‘ponte’ come particolarmente originale e significativo.
[Dialogante 2]                  No, certamente, ma non si sa mai. Anche un termine come ‘ponte’ –banale se usato metaforicamente– può essere rivalutato da un uso non previsto.
[Dialogante 1]                  E, secondo te, l’uso che abbiamo in animo di fare sarebbe tale da promuoverne una rivalutazione?
[Dialogante 2]                  Cosa vuoi che ne sappia? Non solo non abbiamo il testo che potrebbe farci bene sperare, ma non ne abbiamo neppure il progetto.
[Dialogante 1]                  Potremmo però inventarci un teorema che ci garantisca.
[Dialogante 2]                  Per esempio quale?
[Dialogante 1]                  Ecco: “A qualsiasi proposizione immediatamente derivabile da IMC assegniamo arbitrariamente il valore fittizio vero”.

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