mercoledì 5 marzo 2014

Tratta IV.5 – I grandi interrogativi della società tutta



[Dialogante 1]                  Non nel merito in quanto tale, ma nella ‘valutazione del merito’.
[Dialogante 2]                  Spiegati.
[Dialogante 1]                  Einstein ha avuto certamente un grande merito nello sviluppo della fisica del ventesimo secolo, ma quanta parte di questi meriti vanno ascritti al lavoro dei suoi immediati precursori, ai suoi indirizzi del pensiero matematico per non dire del contemporaneo pensiero filosofico, ai grandi interrogativi che la società tutta si stava ponendo in ordine ai più svariati problemi in campo epistemologico, politico, esistenziale. La fase evolutiva che l’umanità tutta stava attraversando ha reso possibile l’emergere in una sola persona di merito dovuto a circostanze diffuse in quella fase.
[Dialogante 2]                  E perché allora di Einstein ce ne è stato uno solo?
[Dialogante 1]                  Perché gli altri si chiamavano in altro modo.
[Dialogante 2]                  Mi sembra che sei tu a continuare la cavalcata dell’estremismo ideologico. Forse qualche ragione ce l’hai, ma non tanto da distruggere il concetto di merito.
[Dialogante 1]                  E chi parla di merito? È il guadagno, anzi lo straguadagno, che accompagna solitamente il merito, ad apparirmi ingiusto. Ma come, hai già il merito, vuoi anche i quattrini?
[Dialogante 2]                  Così vuole il mercato.
[Dialogante 1]                  Al diavolo il mercato! È lui che produce il merito! Una stortura che ne produce un’altra. Tutte e due ci stanno portando alla distruzione e non ce ne vogliamo accorgere: è merito del mercato!

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