sabato 22 marzo 2014

Tratta V.4 – Il mercato, misura di tutte le cose…



[Dialogante 2]                  Ecco chiusa un’altra parentesi…
[Dialogante 1]                  … che questa volta è meglio collegata al tema dei ponti.
[Dialogante 2]                  Scusa, ma questo collegamento io non lo vedo.
[Dialogante 1]                  Eppure dovrebbe esser chiaro anche a un testone come te che l’universo e quindi anche noi dobbiamo la nostra esistenza a un arbitrio ammantato di necessità.
[Dialogante 2]                  Un’altra delle tue contorsioni logiche a buon mercato.
[Dialogante 1]                  Pensavi, ciò dicendo, di tirarmi una frecciata, mentre mi hai fatto un complimento. Oggi il mercato è misura di tutte le cose…
[Dialogante 2]                  … come un tempo era l’uomo.
[Dialogante 1]                  Un bel tonfo!
[Dialogante 2]                  Forse bisogna prendere le cose per come vengono, senza pretendere di giudicarle.
[Dialogante 1]                  Ma non vengono da sole. Siamo noi a trascinarle dalla parte che più ci conviene.
[Dialogante 2]                  E tu pensi che il mercato ci convenga?
[Dialogante 1]                  Il mercato ci fa crescere…
[Dialogante 2]                  … o fallire.
[Dialogante 1]                  Giusto! E io credo più probabile che ci faccia fallire. Tutti gli indizi vanno in quella direzione: la povertà aumenta, l’inquinamento pure, il pensiero regredisce, crescono le dipendenze, il nostro pianeta non ci sopporta più.
[Dialogante 2]                  Questo lo vediamo tutti…
[Dialogante 1]                  Ma per qualcuno che ci guadagna siamo disposti a chiudere gli occhi. Chissà, domani il guadagno potrebbe toccare a noi e il fallimento a qualcun altro.
[Dialoganti 1 e 2, a due]                  Bell’esempio di solidarietà!

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