sabato 13 settembre 2014

Tratta XIX.5 – Lente deideologizzante…



[Nel quinto volume di queste Indagini, e precisamente nel libro Parabole, una ve n’è, Quattro chiavi, che tratta, anch’essa in forma metaforica, del medesimo argomento – ‘Libertà’. Questa tardiva ripresa, certo niente più che una debole ridondanza, ha lo scopo di riproporre un tema fortemente e da sempre ideologizzato per tutti gli usi (“Arbeit macht frei” –il lavoro rende liberi– campeggia sul cancello del campo di concentramento di Auschwitz).]


 [Dialogante 2]  Perché ritornare su questo tema che la storia ha consumato fino a renderlo la parodia di se stesso?
[Dialogante 1]  Per molti, moltissimi la parola ‘libertà’ conserva intatta la sua forma propulsiva e dirompente.
[Dialogante 2]  Forse sarebbe bene che, senza toglierle nulla della sua valenza ideale, la sottoponessimo, prima di ogni uso indiscriminato, alla lente deideologizzante di IMC.
[Dialogante 1]  Un atto di prudenza, oggi forse indispensabile. Si pensi alle storture che il concetto di ‘libertà’ produce in campo economico…
[Dialogante 2]  … dove alla libertà di alcuni fa riscontro la schiavitù di altri…
[Dialogante 1]  … alla ricchezza estrema la povertà estrema.
[Dialogante 2]  Credo che prima della libertà venga la sopravvivenza. Chi infatti si gioverebbe della libertà se non restasse vivo?
[Dialogante 1]  Altrimenti detto, la prima libertà da riconoscere quasi come un ‘diritto’ sia quella di vivere.
[Dialogante 2]  Ed è una libertà ancora oggi negata a milioni di persone.
[Dialogante 1]  Domandiamoci ora perché la neghiamo.
[Dialogante 2]  Per il nostro welfare.
[Dialogante 1]  È possibile rinunciare al welfare senza rinunciare alla libertà?
[Dialogante 2]  Un problema che dovremmo risolvere prima che sia troppo tardi.

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