martedì 10 maggio 2011

Thomas. Viaggi


[97] Degli anni della prima giovinezza so molto poco, sostanzialmente ciò che voleva che io sapessi. Durante la sua infanzia eravamo stati buoni compagni di lettura e di giochi. In seguito abbiamo riservato, di comune accordo, due o tre settimane estive ai viaggi per l’Europa dedicati in parte alla conoscenza (Bildungsreisen nel puro stile ‘romantico’), in parte ancora maggiore alla cattura di coleotteri, cui anche Thomas, seppure moderatamente, era interessato.
Ricordo in particolare il giro delle catedrali gotiche francesi, Amsterdam, Delft e i Paesi Bassi in genere, il Montenegro, i coleotteri della Camargue e dei Pirinei, quelli della Slovenia e da ultimo quelli della Sila e dell’Aspromonte. Frattanto non ero più io a trasportare lui, ma lui a trasportare me per le strade di Europa…
Siamo sempre stati ottimi compagni di viaggio: mai un disaccordo, mai un’insofferenza né quando era ancora quasi un bambino, né in seguito, lui trentenne e io ormai vecchio e debilitato. Sono mai stato per lui un vero padre? un vero amico?
Forse né l’uno né l’altro. So solo che con lui sono stato bene, mi sono divertito e ho capito cose della vita che prima di lui mi erano rimaste sconosciute.

1 commento:

Anonimo ha detto...

beato voi due!
i rapporti fra padri e figli maschi ( o femmine ) sono assai diversi: di solito il padre non lascia volentieri spazio al figlio di dimostrare le proprie competenze giovanili ... anzi!
Aggiungo che egli non cerca di condividere le esperienze reciproche, ma in modo frustrato, desidera imporre le proprie convinzioni almeno al figlio, dato che non riesce a farlo esternamente alla famiglia!!

mo