lunedì 17 gennaio 2011

10. Il ritmo


−Mi sembra che queste nostre considerazioni non riguardino solo i postini, ma la comunicazione verbale in genere.
−Tanto di guadagnato se così fosse, ma non sono tanto ottimista.
−Prendiamo per esempio il ritmo. Questo riguarda sì la lettura dei testi, ma, implicitamente, anche la scrittura.
−Tuttavia non è certo lo stesso per uno dei questi postini o per un romanzo di settecento pagine.
−Ma che cosa intendiamo per ritmo?
−Direi il rapporto tra le parti di un discorso ai vari livelli in cui lo articoliamo, da quello minimo delle unità verbali, attraverso i rapporti di lunghezza delle frasi, dei periodi, fino alle sezioni più ampie, come i capitoli.
−E come debbono essere questi rapporti, regolari, irregolari, costanti, variabili?
−Non credo occorra regolamentare in alcun modo il ritmo. È sufficiente rendersi conto di questa dimensione del comunicare. Le scelte possono essere le più diverse.
−Anche per i nostri postini.

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